«La moltitudinaria, allegra e pacifica marcia di oggi, con la quale i cileni chiedono un Cile più giusto e solidale, apre grandi cammini di futuro e speranza»: queste non sono le parole di un dirigente del Cones – il Coordinamento nazionale degli studenti delle secondarie -, né di un dirigente del Partito Comunista cileno, bensì del presidente Sebastián Piñera in riferimento alla mobilitazione più numerosa che abbia mai avuto luogo in Cile, e che è stata organizzata proprio contro di lui. Piñera prova a negare che la manifestazione, le sue consegne, i canti, i muri dipinti, i cartelli, fossero critici...