L’azione eclatante è stata messa in atto. Una «controinvasione» in territorio russo, nella regione di Belgorod, al di là della frontiera con la regione ucraina di Kharkiv. Sfatiamo subito un falso mito: non si trattava di un’operazione con un obiettivo militare. Ma la guerra non è fatta solo di vittorie sul campo: la paura, il sospetto e persino la paranoia sono armi che i governi usano senza esclusione di colpi. Avevamo incontrato alcuni dei militari coinvolti nell’assalto qualche mese fa, nell’est dell’Ucraina, in una base segreta nei pressi del fronte. A guidarli c’era un ex-deputato russo, Ilya Ponomarev e i...