Centenario tra nostalgici e resistenze antifasciste
28 ottobre L’Unuci è una delle organizzazioni che il ministero della Difesa vigila e sostiene economicamente con un fondo per le associazioni combattentistiche e d’arma. Domani e dopodomani l’organizzazione terrà il suo primo raduno nazionale. Il primo dalla nascita della repubblica, si intende.
28 ottobre L’Unuci è una delle organizzazioni che il ministero della Difesa vigila e sostiene economicamente con un fondo per le associazioni combattentistiche e d’arma. Domani e dopodomani l’organizzazione terrà il suo primo raduno nazionale. Il primo dalla nascita della repubblica, si intende.
I 100 anni della marcia su Roma, oltre che il vento di estrema destra che tira in parlamento, rianimano i nostalgici del Ventennio. Ieri Roma si è svegliata con alcuni manifesti celebrativi dell’anniversario dell’evento che segnò la presa del potere fascista, iniziato il 28 ottobre 1922. Il comune ha dato ordine di rimuoverli. Simili affissioni sono apparse in altre città e paesi. Nella capitale si vedono anche manifesti di segno opposto che celebrano 100 anni di resistenza antifascista.
Domani, invece, sempre a Roma in piazza Venezia si svolgerà un’iniziativa dell’Unuci. La sigla sta per Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, organizzazione fondata nel 1926 come ente pubblico da Benito Mussolini e attualmente associazione di diritto privato. Inizialmente ebbe carattere militare e fu punto di confluenza dei reduci di guerra. Oggi, si legge sul sito, si ispira «alle tradizioni militari, al carattere patriottico, civico e di solidarietà, concorre alla formazione morale e all’aggiornamento professionale del personale in congedo».
L’Unuci è una delle organizzazioni che il ministero della Difesa vigila e sostiene economicamente con un fondo per le associazioni combattentistiche e d’arma. Lo stanziamento complessivo per il 2022 è di 1.702.918 euro, come nel quinquennio precedente. Periodo in cui la quota per l’Unione degli ufficiali è passata da 7.680 a 37.068 euro.
Domani e dopodomani l’organizzazione terrà il suo primo raduno nazionale. Il primo dalla nascita della repubblica, si intende. Quello precedente risale al 1938. Il momento culminante sarà una parata su via dei Fori Imperiali. L’appuntamento è alle 9 in largo Corrado Ricci, poi la sfilata, l’inquadramento ai piedi dell’altare della patria e la deposizione di una corona al milite ignoto. Nella convocazione non ci sono riferimenti alla marcia su Roma. L’Unuci afferma di celebrare il centenario della partenza da Aquileia della salma del milite ignoto e quello della consegna della bandiera italiana alla neonata «Associazione ufficiali in congedo» da parte della Regina Margherita. Fatto che, però, è avvenuto il 4 novembre. Diverse realtà politiche della capitale non credono alle motivazioni dell’organizzazione data la coincidenza con il centenario della marcia. Si vedranno alle 15, in piazza Madonna di Loreto, in un presidio che «celebra un secolo di resistenza antifascista».
Un fronte caldo si sarebbe potuto aprire un paio di chilometri a nord di piazza Venezia. Alle 9.30 in piazza del Popolo manifesteranno i sindacati confederali, con la Cgil in testa, per chiedere al nuovo governo di investire sulla sanità pubblica. Nello stesso luogo, poche ore dopo, era prevista una delle 13 piazze «contro la guerra della Nato» pubblicizzate sul sito L’Italia mensile. Nella misteriosa convocazione, senza firme, si chiede di scendere in strada «con le bandiere russe e italiane». Da un’intervista pubblicata sullo stesso portale il direttore risulta essere Giuliano Castellino, che ha scontato diversi mesi dietro le sbarre per l’assalto alla sede Cgil del 9 novembre 2021 e ora è a processo con esponenti di Forza Nuova. Su di lui è circolata la notizia che in carcere si sarebbe convertito alle ragioni della non violenza e addirittura dell’antirazzismo, anche grazie all’associazione Nessuno tocchi Caino. Eppure meno di tre settimane fa ribadiva di sentirsi «orgoglioso» dell’attacco alla sede sindacale.
Mercoledì su L’Italia mensile è comparso un nuovo appuntamento per la manifestazione di domani, forse su richiesta della questura di Roma che avrebbe dovuto gestire una situazione imbarazzante. Il ritrovo è spostato in piazza Cavour. Ieri, invece, il sito ha pubblicato l’invito a partecipare, prima della «mobilitazione contro la guerra», a una conferenza che si terrà ai Parioli. Interverranno l’avvocato Carlo Taormina e lo stesso Castellino. Sono invitati Silvio Berlusconi ed esponenti dell’ambasciata russa.
(gia. me.)
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento