Una relazione lunga perché ripetitiva. Pedante nei commenti, evasiva sulle circostanze di fatto. Il ministro Nordio parla per 45 minuti alla camera dei deputati con il piglio di chi può dare lezioni anche se è lì per difendersi dall’accusa di aver promosso un’azione disciplinare mai vista contro due magistrate e un magistrato di Milano, i componenti del collegio che ha concesso la custodia cautelare con braccialetto elettronico al cittadino russo Artem Uss. Poi evaso, non essendo stata disposta per lui nessuna sorveglianza all’altezza del peso che – adesso – il governo gli attribuisce. Per quanto Nordio lo neghi e per...