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Caso Castillo, un «passo falso» anche per l’asse progressista latinoamericano

Caso Castillo, un «passo falso»  anche per l’asse progressista latinoamericanoDestituito e arrestato, l'ormai ex presidente peruviano Pedro Castillo

La disfatta dell'ex maestro rurale in Perù (e i guai di Cristina Kirchner in Argentina) L’arresto del capo di Stato peruviano mette in difficoltà lo schieramento dei leader - da Amlo a Lula e Petro - intenzionato ad appoggiarlo contro le manovre della destra per destituirlo

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 9 dicembre 2022
La decisione dell’ex presidente peruviano Pedro Castillo di sciogliere il Parlamento a lui ostile e di indire nuove elezioni si è dimostrata un drammatico «passo falso». Non solo ha portato all’arresto del capo di Stato e al probabile caos politico che ne seguirà, ma ha anche messo in difficoltà lo schieramento progressista latinoamericano intenzionato ad appoggiarlo contro le reiterate manovre di destituirlo con tutti i mezzi possibili. In un recente incontro il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador (Amlo) e il suo pari grado colombiano Gustavo Petro, con l’accordo del presidente cileno Gabriel Boric, avevano concordato di spostare a Lima...
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