Via libera del Bundestag al Bürgergeld, il nuovo reddito di cittadinanza che sostituirà l’attuale sussidio di disoccupazione Hartz IV. A partire dal 1 gennaio l’assegno sociale per chiunque in Germania si troverà «in stato di indigenza o nell’incapacità di assicurarsi il guadagno di base» sarà di 502 euro mensili.

Non sono solo 53 euro in più della vecchia tariffa-standard: la misura varata dal ministro del Lavoro, Hubertus Heil (Spd), capovolge il paradigma degli aiuti pubblici introdotto nell’era Schröder: «D’ora in poi i beneficiari non verranno più pagati per accettare velocemente il primo posto di lavoro offerto, bensì per formarsi professionalmente per ottenere un contratto a tempo indeterminato» è la sintesi ufficiale del governo Scholz.

Con il Bürgergeld passa anche il concetto che il problema del lavoro è collegato al nodo della casa: «In futuro i centri per l’impiego dovranno occuparsi con maggiore impegno della condizione abitativa dei beneficiari. Solo così per i richiedenti sarà facile trovare lavoro il più rapidamente possibile» è il ragionamento che non fa una grinza sul sito buerger-geld.org dedicato al sussidio.

La nuova legge prevede inoltre la tutela del piccolo risparmio: per i primi due anni i patrimoni fino a 60.000 euro non verranno conteggiati fra i parametri per ottenere il reddito di cittadinanza. «Sul piano pratico significa che i disoccupati non saranno costretti a vendere la casa o a erodere il risparmio familiare» è l’effetto atteso dal ministero del Lavoro.

In parallelo il governo federale archivia l’anima ricattatoria delle famigerate sanzioni Hartz IV che oggi obbligano ad accettare qualsiasi impiego perché l’assegno si riduce a ogni rifiuto. Era fra le principali richieste delle organizzazioni sociali.

«Le conseguenze negative resteranno anche con il Bürgergeld, al pari dei criteri da rispettare, ma la condizione più importante per l’erogazione sarà la necessità» assicurano nel governo. Anche fra i liberali, che hanno sottoscritto il provvedimento. Il ministro delle Finanze, Christian Lindner, leader di Fdp, aveva accettato la riforma sociale già ai tempi dei negoziati per far nascere il governo con Spd e Verdi.

Ora la palla passa al Bundesrat: entro sei settimane il Senato dei Land dovrà ratificare il voto del Bundestag, e non sarà la solita formalità. Anche se sarà difficile bloccare il Bürgergeld, la Cdu-Csu ha promesso di dare battaglia allo «statalismo» del governo rosso-verde-giallo, mentre la Linke (che esprime il presidente del Bundesrat, Bodo Ramelow) critica l’importo per opposti motivi: «La cifra di base è insufficiente», ancora più al tempo della grande crisi energetica.

Oltre all’assegno per i single nella tabella diffusa dal ministro Heil spiccano le altre cifre del Bürgergeld: 451 euro al mese per il partner convivente (non importa se sposato), 420 per i ragazzi di età tra i 14 e i 17 anni, 348 per i bambini da 6 a 13 anni e 318 euro per la fascia da 5 anni in giù.