Caro Cuperlo, la venticinquesima ora è finita da un pezzo
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Caro Cuperlo, la venticinquesima ora è finita da un pezzo

Trovo interessanti le parole che Gianni Cuperlo ha usato rivolgendosi nei giorni scorsi al Presidente del consiglio e segretario del Partito Democratico e, immagino, attraverso lui a quella parte degli […]
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 3 febbraio 2016
Trovo interessanti le parole che Gianni Cuperlo ha usato rivolgendosi nei giorni scorsi al Presidente del consiglio e segretario del Partito Democratico e, immagino, attraverso lui a quella parte degli iscritti e simpatizzanti che vivono un disagio significativo sul destino e sull’ identità del propria comunità politica. Costruire ponti, allargare il campo, comporre faticosamente alleanze è compito indispensabile per chi, da sinistra, vuole cambiare le cose. Chi nega questo impianto contrappone all’idea di vocazione maggioritaria che tanti danni ha fatto un’autosufficienza minoritaria che pare altrettanto dannosa, se non addirittura ridicola. La nuova forza politica della sinistra italiana che vogliamo costruire...
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