Il festival sarà una retrouvaille, assicura Thierry Frémaux, ancor più dell’anno scorso una grande rimpatriata per celebrare il definitivo ritorno in presenza. Negli ultimi frenetici giorni prima dell’apertura, monsieur le directeur si è ritagliato lo spazio di uno zoom con la stampa estera di Hollywood per promuovere il festival che dirige dal 2007, coi giornalisti stanziati nella capitale dell’industria del cinema americano. Città strategica, dunque, tanto più per un festival che, come Cannes e Venezia, vi fa affidamento per la requisita quota di glamour e «star power» sulla montée des marches. Ma anche capitale di un’industria attualmente in radicale trasformazione,...