Brevi dall’Africa: Sudafrica e Uganda
Inizia il Sudafrica di Cyril Ramaphosa Nel suo primo discorso da neo-leader dell’Anc che ha chiuso ieri il 54mo congresso, Cyril Ramaphosa ha insistito su lotta alla corruzione e «radicale […]
Inizia il Sudafrica di Cyril Ramaphosa Nel suo primo discorso da neo-leader dell’Anc che ha chiuso ieri il 54mo congresso, Cyril Ramaphosa ha insistito su lotta alla corruzione e «radicale […]
Inizia il Sudafrica di Cyril Ramaphosa
Nel suo primo discorso da neo-leader dell’Anc che ha chiuso ieri il 54mo congresso, Cyril Ramaphosa ha insistito su lotta alla corruzione e «radicale trasformazione economica» del paese. Quella che invoca l’influente istituto finanziario Standard Bank per attirare investitori. La recessione che interessa l’economia sudafricana e gli scandali di corruzione che hanno investito il presidente Zuma hanno indebolito come non mai l’Anc. Ma lo storico movimento di liberazione a meno di scissioni suicide dovrebbe garantire a Ramaphosa la presidenza del Paese nel 2019.
Uganda, Museveni senza più freni
A nulla sono valse le proteste plateali dell’opposizione in aula e fuori, con diversi deputati coinvolti negli scontri con la polizia ancora ieri. Il parlamento dell’Uganda ha approvato in via definitiva il disegno di legge che prevede l’eliminazione del limite di età per la carica presidenziale, con 315 voti favorevoli e 62 contrari, dopo che la maggior parte dei deputati dell’opposizione ha abbandonato l’aula in segno di protesta. Il provvedimento consentirà ora al presidente Yoweri Museveni, al potere dal 1986, di candidarsi nuovamente in occasione delle prossime elezioni, nel 2021.
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