Brevi dall’Africa: Algeria, Sudan
Internazionale Arrestati due ex premier e un ministro di Bouteflika, mentre a Khartoum Bashir è incriminato per corruzione. Le due "giunte" militari proseguono nel tentativo di affossare le manifestazioni di protesta
Internazionale Arrestati due ex premier e un ministro di Bouteflika, mentre a Khartoum Bashir è incriminato per corruzione. Le due "giunte" militari proseguono nel tentativo di affossare le manifestazioni di protesta
Algeria, arrestati due ex premier di Bouteflika
In due giorni sono stati arrestati un ex ministro e due ex premier algerini, in carica sotto Bouteflika. Ieri in cella sono finiti l’ex ministro del commercio Amara Benyounes e l’ex premier Abdelmalek Sellal per «corruzione e sperpero di fondi pubblici». Mercoledì era toccato all’ex primo ministro, Ahmed Ouyahia, cacciato a marzo. Un’ondata di arresti con cui il governo ad interim, guidato dalla longa manus dell’esercito, tenta di salvarsi dalle accuse di collusione con il vecchio regime mosse dal movimento di protesta.
***
Sudan, incriminato Bashir: riciclaggio e corruzione
Ieri la procura generale sudanese ha incriminato l’ex presidente Omar al-Bashir, deposto l’11 aprile, per corruzione, riciclaggio e finanziamento del terrorismo. A maggio era stato già incriminato per l’uccisione di manifestanti. Ma in prigione, secondo il sito di informazione Middle East Eye, sono finiti anche 68 tra militari e poliziotti, ufficialmente per un presunto contro-golpe.
Ma la loro colpa sarebbe un’altra, agli occhi del Consiglio militare di transizione: si sarebbero rifiutati di reprimere con la violenza le manifestazioni di protesta. Intanto l’Onu ieri ha confermato l’uccisione di 17 persone e l’incendio di oltre 100 case nel villaggio di Deleij, in Darfur, indicando i responsabili in non meglio precisati «nomadi». Per l’associazione dei medici, parte del fronte delle opposizioni, le colpevoli sono le milizie Janjaweed.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento