Brevi dal mondo: Turchia, Hong Kong, Iran
Internazionale F35 sospesi, Erdogan accusa gli Usa di furto. Su Hong Kong ora Londra minaccia sanzioni alla Cina. Gibilterra confisca petroliera iraniana diretta in Siria
Internazionale F35 sospesi, Erdogan accusa gli Usa di furto. Su Hong Kong ora Londra minaccia sanzioni alla Cina. Gibilterra confisca petroliera iraniana diretta in Siria
F35 sospesi, Erdogan accusa gli Usa di furto
«Un furto». Così ieri il presidente turco Erdogan ha definito la mancata consegna di 116 jet F35 da parte degli Usa, partner Nato. Consegna bloccata per costringere Ankara a rinunciare al sistema di difesa aerea S-400 acquistato dalla Russia e in arrivo a giorni. La Turchia, ha già pagato 1,4 miliardi di dollari: non consegnarli, tuona, è «una rapina». Gli Usa hanno anche sospeso l’addestramento dei piloti turchi e minacciano sanzioni.
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Su Hong Kong ora Londra minaccia sanzioni alla Cina
La tensione tra Cina e Regno unito su Hong Kong non si allenta. Prima Pechino ha convocato l’ambasciatore britannico, poi quello cinese a Londra ha criticato le dichiarazioni del segretario agli esteri Jeremy Hunt. Ora il Tory minaccia: «Gravi conseguenze», ovvero sanzioni, se le proteste saranno ancora represse.
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Gibilterra confisca petroliera iraniana diretta in Siria
Ieri Gibilterra, con l’aiuto della marina britannica, ha confiscato una petroliera iraniana diretta alle raffinerie del porto siriano di Tartous. Per Londra, una violazione delle sanzioni Ue a Damasco. Teheran ha convocato l’ambasciatore britannico e definito la confisca «illegale». Interviene la Spagna: operazione su richiesta Usa.
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