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Brevi dal mondo: Palestina, Mauritania, Algeria, Cambogia

Brevi dal mondo: Palestina, Mauritania, Algeria, CambogiaIl premier israeliano Netanyahu – LaPresse

Internazionale La «pace» in Bahrein, martedì protesta all’ambasciata Usa. Tra i candidati mauritani alla presidenza un figlio di schiavi. Algerini in piazza, la bandiera amazigh sfida Gaid Salah. Crolla edificio in Cambogia: sette morti e quattro arresti

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 23 giugno 2019

La «pace» in Bahrein, martedì protesta all’ambasciata Usa

L’appuntamento è per martedì 25 giugno dalle 18 alle 19 a Roma, di fronte all’ambasciata degli Stati uniti: è l’appello della Comunità palestinese di Roma e del Lazio per protestare contro la conferenza in Bahrein del 25 e 26 giugno, organizzata dagli Usa e capeggiata dall’inviato di Trump, Jared Kushner: «Condanna e rifiuto al piano criminale del presidente Trump – si legge nella nota – mirante alla liquidazione della questione palestinese. Il sig. Trump non capisce che i diritti e le terre dei popoli non si vendono, né tanto meno si regalano come fossero cosa propria». Il riferimento è al cosiddetto Accordo del Secolo, fumoso piano trumpiano per «risolvere» la questione israelo-palestinese, aspramente criticato perché volto a perpetuare l’occupazione militare.

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Mauritania al voto, tra i candidati un figlio di schiavi

Ieri 1,5 milioni di cittadini mauritani hanno votato per il nuovo presidente, la prima volta che il potere passa di mano pacificamente dal 1960. Seii candidati si sfidano per il posto dell’attuale presidente Mohammed Ould Abdelaziz (al potere dal golpe del 2008). Tra loro spicca l’attivista anti-schiavitù e figlio di schiavi Biram Dah Abeid.

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Algeria in piazza, la bandiera amazigh sfida Gaid Salah

Altro venerdì di protesta ad Algeri: il movimento continua a chiedere la totale rimozione degli uomini dell’ex presidente Bouteflika. Stavolta il capo di stato maggiore Gaid Salah è stato sfidato dai berberi: aveva messo al bando la bandiera amazigh e allora in tanti l’hanno sventolata in piazza. La polizia ha reagito con gas lacrimogeni e decine di arresti.

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Cambogia, crolla edificio: sette morti e quattro arresti

Un edificio di sette piani in costruzione è crollato a Sihanoukville, in Cambogia: 7 morti, molti i dispersi. Il proprietario dell’edificio e il capo della compagnia di costruzione, cinesi, sono stati arrestati. Da anni quello che era un villaggio di pescatori è diventato un hub turistico cinese di hotel e casino, con pessima sicurezza nei cantieri.

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