L’oblast di Kherson è stato colpito duramente durante la giornata di ieri. A metà mattinata diverse infrastrutture civili e un supermercato nel capoluogo sono stati centrati da alcuni ordigni russi lasciando al suolo almeno 12 morti e circa 20 feriti. Nelle ore successive anche i villaggi limitrofi sono stati bombardati pesantemente e secondo la televisione di stato ucraina: «L’aviazione russa ha attaccato Kizomys. Ha sganciato tre bombe aeree guidate. Tre edifici residenziali sono stati completamente distrutti e un gasdotto è stato danneggiato. Non ci sono morti o feriti». Nella serata il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato che il bilancio aveva già raggiunto le 21 vittime e i 48 feriti, «tutti civili». Tra i quali, secondo il capo dell’amministrazione militare della città di Kherson, Roman Mrochko, ci sono anche due bambini. Intanto nella regione è stato indetto un coprifuoco di 58 ore, ufficialmente per «permettere la preparazione della controffensiva» ma, a giudicare dalle ultime, tremende ore, si tratta di una misura preventiva. La regione si prepara anche a un’evacuazione coatta nel caso in cui la situazione dovesse ulteriormente peggiorare.
Bombardamenti sulla regione di Kherson: 17 morti e 48 feriti
Oltre la linea rossa. Le vittime sono «tutti civili», tra cui due bambini
Oltre la linea rossa. Le vittime sono «tutti civili», tra cui due bambini
Pubblicato un anno faEdizione del 4 maggio 2023
Pubblicato un anno faEdizione del 4 maggio 2023