Tutto il fervore democratico ostentato dalla destra durante le proteste contro Evo Morales si è sgonfiato in un attimo: l’autoproclamazione della seconda vicepresidente del Senato Jeanine Áñez come presidente della Repubblica, durante una sessione straordinaria dell’Assemblea legislativa senza quorum parlamentare per la mancata partecipazione del Mas, è una conferma pesante del golpe consumato in Bolivia. Il deputato del Movimiento al Socialismo Sergio Choque aveva assicurato lunedì l’impegno dei «parlamentari eletti dal popolo» a «compiere quanto stabilito dalla Costituzione» su cui avevano «giurato il giorno del loro insediamento», in maniera da «riportare la pace tra il popolo boliviano». Ma aveva chiesto,...