Il confine russo è sempre stata la linea rossa dell’amministrazione Biden: quella invalicabile dai missili forniti dagli Stati uniti a Kiev. Ma ora, riporta il New York Times, ci sarebbero delle spinte all’interno del dipartimento di Stato per cambiare questa politica, e verrebbero proprio dal vertice del ministero.

Secondo il quotidiano Usa, sarebbe lo stesso segretario di Stato Antony Blinken, di ritorno dal suo recente viaggio in Ucraina, a fare pressioni perché le armi a stelle e strisce possano essere usate oltre il confine, per bombardare le basi collocate da Mosca al confine nordorientale al fine di aprire un nuovo fronte e colpire Kharkiv.

BREVE, medio, lungo raggio: la gittata delle armi statunitensi in dotazione all’esercito ucraino si è allungata esponenzialmente con il proseguire della guerra – parallelamente al restringersi dei tabù – ma sulla necessità che colpissero solo gli invasori all’interno del territorio ucraino il presidente Joe Biden è sempre stato chiaro, dicendo di voler evitare «l’esplosione della terza guerra mondiale».

Secondo le fonti del Times, infatti, la proposta di Blinken sarebbe in fase di elaborazione e non è ancora stata sottoposta al presidente. Interpellato sulla proposta di cambio radicale di policy, il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller non ha risposto al Nyt.

MA POCHI GIORNI giorni fa il segretario della Difesa Lloyd Austin si è arzigogolato in una dichiarazione che sembrava suggerire un cambio di rotta: «La dinamica aerea è un po’ diversa», ha ammesso – riferendosi alle postazioni russe appena oltre il confine – subito dopo aver ribadito l’affermazione rituale per la quale gli Usa restano fedeli al loro impegno a non colpire in territorio russo. E non ha risposto quando gli è stato chiesto in chiari termini se il territorio della Russia fosse o meno «off-limitis».

Sulla possibilità di colpire oltre il confine con le proprie armi, il Regno unito ha già espresso invece un parere inequivocabile giorni fa, distaccandosi per la prima volta dall’alleato statunitense: l’Ucraina «ha assolutamente il diritto di rispondere al fuoco della Russia», ha affermato il segretario degli Esteri David Cameron durante una visita a Kiev di poco precedente a quella di Blinken.

In risposta a questa escalation di dichiarazioni – di cui fa parte anche la ventilata possibilità di inviare truppe Nato in territorio ucraino per addestrare i militari di Kiev – Mosca ha avviato delle esercitazioni in cui viene simulato l’impiego di armi nucleari tattiche.