Internazionale

Biden sulla Cpi: «Decisione oltraggiosa». Silenzio dell’Unione europea

Biden sulla Cpi: «Decisione oltraggiosa». Silenzio dell’Unione europea

Capo d'accusa Anche il Regno unito contro la Corte penale internazionale

Pubblicato 6 mesi faEdizione del 21 maggio 2024

È solo dopo molte ore dall’annuncio di Karim Khan che sono cominciati ad arrivare i commenti dei principali leader mondiali, a partire dal comunicato lapidario di Joe Biden che definisce «oltraggiosa» la richiesta dei mandati d’arresto per Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant: «Voglio essere chiaro: qualunque cosa questo procuratore possa sostenere, non c’è equivalenza – nessuna – tra Israele e Hamas. Staremo al fianco di Israele contro le minacce alla sua sicurezza». Dello stesso avviso, naturalmente, il segretario di Stato Antony Blinken, che mette inoltre in discussione la decisione sostenendo che lo stesso Khan era atteso in Israele a breve per discutere dell’indagine in corso alla Cpi – nonostante Tel Aviv «non ne faccia parte» -, e che il suo staff era atteso ieri per coordinare la visita: «Israele è stata informata del fatto che non si erano imbarcati più o meno nello stesso momento in cui il procuratore è andato in tv (alla Cnn, ndr) ad annunciare le accuse». Elementi che, sostiene Blinken, «mettono in discussione la legittimità e credibilità di questa indagine». Oltre al fatto che la Cpi «non ha giurisdizione» in materia.

A scagliarsi contro la decisione della Corte anche deputati e senatori del Congresso Usa, come il trumpista Lindsey Graham – mentre in serata lo speaker Gop della Camera Mike Johnson minaccia direttamente la Corte: «In assenza di una leadership alla Casa bianca, il Congresso sta valutando tutte le opzioni possibili, incluse le sanzioni, per punire la Cpi e assicurarsi che la sua leadership subisca le conseguenze se decide di procedere». Dall’Europa e dalle istituzioni comunitarie silenzio quasi tombale, e sconcertante: solo la ministra degli Esteri belga Hadja Lahbib si rallegra per la mossa di Khan – «i crimini commessi a Gaza devono essere perseguiti ai livelli più alti» -, mentre un portavoce del primo ministro britannico Rishi Sunak la definisce una decisione «controproducente» nella prospettiva del raggiungimento di una tregua, del ritorno a casa degli ostaggi e dell’ingresso a Gaza di aiuti umanitari.

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento