Nel 1912 uno dei più famosi sarti parigini del momento, Jacques Doucet, vendette tutto il contenuto della sua casa in rue Spontini in un’asta che fruttò milioni di franchi. La sua era una delle più sofisticate collezioni di arte francese del Settecento, composta di mobili, porcellane, bronzi, magnifici disegni, e fu rimpiazzata in pochi anni da esempi eccellenti del Modernismo. Nel nuovo studio a Neully sur Seine Doucet ai capolavori dell’ebanisteria di epoca Luigi XVI subentrarono le lacche e le cromature di Pierre Legrain e di Eileen Grey, mentre i fogli di Watteau e di Hubert Robert vennero rimpiazzati da...