Bellocchio: «Spero il papa riuscirà a vedere il film»
Cannes 76 Il regista, sulla Croisette per il terzo anno di fila, presenta «Rapito»
Cannes 76 Il regista, sulla Croisette per il terzo anno di fila, presenta «Rapito»
«Ho scritto una lettera a Papa Francesco, spero abbia voglia di vedere il mio film Rapito, ha tante cose ben più importanti da fare ma chissà che non trovi il tempo per una serata divertente, interessante, tra amici. Attendo». Così Marco Bellocchio è intervenuto ieri, a Cannes, prima della presentazione del suo film in concorso.
HA POI PROSEGUITO: «Alcuni sacerdoti hanno visto Rapito ed erano emozionati e pensierosi, non faccio nomi per discrezione. Ma il feedback più notevole è stato quello di alcuni ebrei di un certo livello che pure lo hanno visto in anteprima. Nessuno di noi è ebreo e quindi abbiamo rischiato con questa storia, ma loro alla fine erano molto commossi, mi ha fatto piacere».
Bellocchio è tornato a Cannes per il terzo anno di fila, dopo la Palma d’oro onoraria del 2021 e la presentazione di Esterno notte del 2022. Pochi giorni fa il regista aveva dichiarato, ospite di Fabio Fazio a «Che tempo che fa»: «A 83 anni sono ancora vivace, mi piace ancora fare il cinema, l’entusiasmo non mi manca. Finché prima la mente ma anche il corpo funzionano si può continuare». E in un’intervista a «La Repubblica» ha aggiunto: «L’importante è aver cercato di fare un film vivo, vivace e sentito. Che essendo un film che parla della vicenda di un bambino e del suo violentissimo rapimento, si muove tra registri tutt’altro che freddi, direi sentimentali, in senso nobile. Un film destinato a un pubblico popolare che può orientarsi, anche se è una vicenda del passato, che parla di un certo cattolicesimo che è quasi irriconoscibile rispetto all’oggi. Però resta sempre il principio di una cecità, di un fondo intollerante della religione. Nonostante la carità cristiana, nonostante l’amore per il prossimo, nonostante la misericordia, nonostante il porgere l’altra guancia, ci sono dei principi nella religione cattolica, nel cristianesimo, che non possono essere messi in discussione perché altrimenti si mette a rischio la stessa religione».
Dopo la presentazione a Cannes, il film sarà nelle sale italiane a partire da domani. I produttori (Paolo Del Brocco di Rai Cinema, Beppe Caschetto di Ibc Movie e Simone Gattoni di Kavac Film) hanno annunciato che devolveranno la loro quota degli incassi del primo giorno di uscita alla Regione Emilia Romagna per far fronte ai danni causati dall’alluvione.
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