«Pongo il corpo di fronte ai problemi come se fosse un’opinione, un linguaggio» ci racconta Bassam Abou Diab quando lo incontriamo al Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma. Qui è in residenza e si esibirà stasera e domani con due spettacoli nella stagione Orbita, Pina, My Love e Under the Flesh. Un’opportunità per conoscere la ricerca artistica del danzatore e coreografo libanese, che vive e lavora tutt’ora a Beirut nonostante la difficile fase che il Paese sta attraversando. Ed è proprio l’eco della guerra e della violenza che non dà tregua al Medio Oriente ad essere l’ispirazione per il lavoro di...