Internazionale

Nuove fughe dal nord di Gaza, strage in Libano

Qabatiya, vicino Jenin, distrutta dai bulldozer israeliani foto Epa/Alaa BadarnehQabatiya, vicino Jenin, distrutta dai bulldozer israeliani – Epa/Alaa Badarneh

Medio Oriente Altre famiglie palestinesi espulse da Beit Lahiya. L'ospedale Kamal Adwan allo stremo, Onu: «è una zona di guerra». Almeno 38 libanesi uccisi a Baalbek, pesanti raid su Beirut

Pubblicato circa 2 ore faEdizione del 7 novembre 2024

«Questo non è un luogo in cui gli esseri umani possono sopravvivere. Deve finire. Questa miseria deve finire». Il post su X di Muhannad Hadi, responsabile di Ocha, l’agenzia Onu per gli affari umanitari, ricalca i tanti appelli che le Nazioni unite lanciano, nel vuoto, da tredici mesi. Dice che l’offensiva su Gaza «va oltre l’immaginazione». L’Onu non riesce a smuovere azioni politiche. Non ce la fanno neppure le immagini che ogni giorno, in un loop distopico, arrivano dalla Striscia.

IERI dal nord di Gaza altre famiglie palestinesi sono state cacciate dall’esercito israeliano. Il Piano dei Generali procede spedito, senza ufficialità: le bombe e la totale assenza di aiuti umanitari in ingresso da oltre un mese fanno il lavoro. Sui social ieri i giornalisti palestinesi hanno pubblicato video di persone in fuga da Beit Lahiya verso Gaza City, mentre intorno rimbombava il rumore sordo delle pallottole sparate dai cecchini e l’eco paralizzante dei raid aerei.

Beit Lahiya è tra le zone del nord più colpite dall’assedio totale israeliano. Tra le aree nel mirino c’è l’unico ospedale funzionante, anche se chiamarlo così è un eufemismo: il Kamal Adwan non ha di fatto più medici né medicinali ed è trafitto dagli ordigni. «È una zona di guerra – ha detto ieri l’Unicef – L’ultima unità di terapia intensiva neonatale rimasta a nord è stata danneggiata dai pesanti attacchi di questi giorni». Un altro modo per ammazzare i bambini, citando la stessa agenzia, la settimana scorsa.

INTANTO in Cisgiordania proseguono gli arresti di massa di palestinesi (ieri dodici, oltre 11.600 da ottobre 2023: una media di trenta al giorno) e le incursioni devastanti nei campi profughi. L’Alto commissariato per i diritti umani ieri ha parlato di «uso regolare della forza letale» da parte di Israele nei Territori occupati, chiedendo la fine dell’occupazione così «come concluso dalla Corte internazionale di Giustizia».

Pesantissimi raid si abbattono anche sul Libano. La capitale Beirut nel pomeriggio ha subito una serie di bombardamenti, almeno sette uno dietro l’altro: poche ore prima il portavoce dell’esercito israeliano, Avichay Adraee, ha ordinato l’evacuazione del quartiere/campo beirutino di Burj al-Barajneh. Da settimane Israele emette ordini di evacuazione in un altro paese, sovrano, come fosse normale. La strage peggiore è avvenuta a sud: 38 libanesi uccisi a Baalbek in venti raid diversi.

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento