È un Brasile allo sbando, con un presidente, Temer, che nessuno vuole più, una destra in cerca di autore, una sinistra fragile e de-ideologizzata e Lula, il leader politico più amato rinchiuso in prigione, ma ancora più presente sulla scena politica che se parlasse nelle piazze; un Paese che sprofonda nella crisi economica e nell’instabilità sociale, perso nel labirinto in cui è stato spinto in seguito al golpe e da cui non riesce più ad uscire. Ne abbiamo parlato con Marcelo Barros, monaco benedettino e teologo della liberazione tra i più noti del Paese, in occasione di un dibattito sulla...