Internazionale

Attacco hacker ucraino su tv e tribunali russi: «Auguri Putin»

Maria ZakharovaLa portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova – Ap

Il limite ignoto L'Ucraina rivendica i "regali di compleanno" al Cremlino. Missili sul deposito di petrolio di Feodosia, in Crimea

Pubblicato circa un mese faEdizione del 8 ottobre 2024

«503 service unavailable», servizio non disponibile: lo si leggeva ieri cercando di collegarsi allo streaming di Vgtrk, la compagnia media che comprende i principali canali tv russi. Un attacco cyber, denunciano sia il portavoce del Cremlino- «un attacco senza precedenti alle infrastrutture digitali di una delle nostre più grandi media holding statali» – sia quella degli Esteri Maria Zakharova, che punta il dito contro l’«Occidente collettivo». Ma a rivendicarlo è stata Kiev: una fonte governativa ha riferito a Reuters che si tratta di un “regalo” per il compleanno di Vladimir Putin, che cade il 7 ottobre. «Gli hacker ucraini hanno ’festeggiato’ Putin con un attacco su vasta scala contro tutte le tv statali e le compagnie radiofoniche».

Secondo il Kyiv Post, a venire preso di mira dall’attacco hacker sarebbe stato anche il Pravosudie, il sistema con cui viene gestita tutta la documentazione digitale dei tribunali della Federazione russa. A detta di una fonte del quotidiano ucraino l’attacco avrebbe mandato in tilt i procedimenti nelle corti del Paese: sono stati sottratti «i dati personali degli utenti e la documentazione interna» delle corti. «Attualmente, i russi segnalano di non riuscire a depositare cause legali o consultare i calendari delle udienze». Gli attacchi però non sono stati solo per via digitale: lunedì mattina un deposito di petrolio russo era ancora in fiamme a Feodosia, una città della Crimea, in seguito a un attacco notturno delle forze di Kiev, mentre nelle stesse ore 87 droni Shahed in dotazione all’esercito russo si abbattevano sull’Ucraina, uccidendo un uomo nella regione di Kharkiv.

Il piano di pace di Zelensky verrà discusso a Ramstein il 12 ottobre, ma secondo fonti sentite dal Financial Times Kiev e gli alleati starebbero lavorando a una soluzione di compromesso «modello Germania Ovest»: ingresso nella Nato in cambio di una soluzione diplomatica per i territori occupati dai russi.

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