I pronostici pre elettorali della vigilia sono stati confermati in molte città piemontesi. I tre capoluoghi di provincia che erano chiamati al rinnovo vedevano correre i sindaci di centrodestra di Alessandria e Asti per tentare la riconferma come anche la coalizione di centrosinistra che amministra da oltre vent’anni Cuneo.

Ad Alessandria il sindaco uscente, il leghista Gianfranco Cuttica, si è attestato intorno al 40% come lo sfidante Giorgio Abonante del Partito democratico. A rovinare quella che sembrava una riconferma annunciata ci ha pensato il centrista (ed ex assessore di Cuttica fino al febbraio scorso) Giovanni Barosini che, con il 15%, sarà l’ago della bilancia per il ballottaggio di domenica 26 giugno. Nel feudo del capogruppo alla Camera del Carroccio, Riccardo Molinari, non solo il suo candidato dovrà faticare per provare la riconferma ma la Lega subisce il clamoroso sorpasso di Fratelli d’Italia che con il 15% supera di 5 punti il partito del Sindaco. Il Pd ritorna primo partito e i 5 Stelle con il 3,5% riusciranno a eleggere un consigliere comunale solo se vincerà Abonante, con il quale si sono coalizzati.

Discorso diverso ad Asti dove il sindaco uscente Maurizio Rasero con il 54,5% si è imposto sullo sfidante di centrosinistra Paolo Crivelli. La futura composizione del consiglio comunale, però, vedrà la lista civica di Rasero dominare sul resto della coalizione di centrodestra avendo ottenuto il 25%. Ha cannibalizzato sia il suo partito, Forza Italia si attesta all’8%, che Fratelli d’Italia e Lega, ferma al 5%. Il Carroccio è stato superato anche dalla lista civica della sinistra astigiana «Uniti si può» che sosteneva Crivelli e ha superato il 6%.

A Cuneo il Pd e le civiche centriste, storicamente molto forti nel capoluogo della Granda, hanno sfiorato l’elezione della loro candidata, Patrizia Manassero, che ottiene il 48%. Nel comitato elettorale di Luciana Toselli, la candidata civica della sinistra cuneese, hanno sperato fino all’ultimo di riuscire ad andare al ballottaggio contro il Pd ma la loro coalizione alternativa si è fermata al 16% distante 5 punti dal candidato del centrodestra Franco Civallero che, con il 20%, dovrà recuperare quasi 30 punti a Manassero. Il risultato di Toselli è comunque sorprendente in una città moderata e centrista come Cuneo, frutto di un lavoro fuori e dentro le istituzioni in opposizione a un centro sinistra che governa la città da quasi 30 anni.

Nel torinese le città più grandi chiamate al voto sono state Chivasso e Grugliasco. A Grugliasco, storica roccaforte di sinistra nella prima cintura torinese, il candidato del Pd si è imposto con quasi il 70%. Per il centro destra non c’è stata partita: il loro candidato si è fermato al 13% ma Fratelli d’Italia è risultato il primo partito del centrodestra con l’8%. Ad arrivare secondo è stato però l’ex sindaco ambientalista Mariano Turigliatto che ha riprovato l’impresa con una rete civica ma anche lui non ha superato il 14%.

Grande affermazione per la lista civica che univa la sinistra grugliaschese, Gru On, che con il 14% è la formazione più votata dopo il Pd. A Chivasso, altro importante centro alle porte di Torino, sarà ballottaggio tra centro destra e centro sinistra appaiati al 40%. È da notare la buona affermazione di Sinistra ecologista al 4% che supera il Carroccio fermo al 3. Anche a Chivasso il primo partito del centro destra è Fratelli d’Italia con l’11%.