L’inferno libico fatto di torture, stupri, compravendita di esseri umani, riduzione in schiavitù è il prodotto della cooperazione con l’Italia, che condivide anche giuridicamente le responsabilità delle violazioni dei diritti umani subite da chi avrebbe diritto alla protezione internazionale. Come le donne vittime di tratta. L’accusa è mossa dall’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) attraverso un ricorso contro Italia e Libia presentato il 3 dicembre scorso, insieme alla Ong nigeriana Network of University Legal Aid Institutions (Nulai), davanti al Comitato per l’eliminazione delle discriminazioni contro le donne (Cedaw). L’organismo dell’Onu si occupa di verificare l’applicazione delle norme contenute nell’omonima...