Sono almeno tre anni che la questione va avanti. Precisamente da poco dopo che Jeremy Corbyn prendesse inaspettatamente le redini del partito in mezzo allo sbigottimento generale, iniziando una rivoluzione copernicana della prassi e della teoria ideologiche del Labour tanto radicali da essere percepite ai confini della trasformazione antropologica. La presenza – innegabile, manipolabile, tossica – di antisemitismo nel partito laburista. Gli episodi di denuncia – defezioni di deputati, lettere aperte d’intellettuali, miriadi di accuse su media di massa e sociali – ormai non si contano più, sono uno stillicidio che si protrae tanto inesorabile quanto più si avvicina la...