Annalena Baerbock, la prima Verde verso la Cancelleria
Un nuovo inizio 40 anni, secondo alcuni sondaggi potrebbe succedere a Merkel: «L’obiettivo della mia generazione e del nostro tempo è la difesa del clima»
Un nuovo inizio 40 anni, secondo alcuni sondaggi potrebbe succedere a Merkel: «L’obiettivo della mia generazione e del nostro tempo è la difesa del clima»
Annalena per il dopo Angela. Per la prima volta i Verdi hanno scelto il proprio candidato per le elezioni federali: il prossimo 26 settembre a sfidare Cdu e Spd sarà Annalena Baerbock, 40 anni, deputata del Bundestag e leader del partito insieme a Robert Habeck. Ieri mattina la decisione ufficiale, che è epocale non solo in campo ambientalista: sarà la più giovane «Spitzenkandidatin» della storia e la seconda donna dopo Merkel, senza peraltro avere mai ricoperto cariche di governo.
«È VERO, non sono stata governatrice né ministra. Ma io corro per il cambiamento, gli altri per lo status quo» scandisce Baerbock dopo l’investitura del comitato federale dei Grünen, che dovrà essere ratificata al congresso dell’11 giugno ma viene data per scontata visto l’endorsement dell’unico ex concorrente. «Volevamo candidarci entrambi ma solo uno poteva diventare cancelliere. Annalena è una donna combattiva, concentrata e sa cosa vuole. Guiderà la nostra campagna elettorale con passione» riassume Habeck.
L’esatto opposto della guerra fratricida in corso nell’Union tra il segretario Cdu Armin Laschet e il leader Csu Markus Söeder. Contrariamente ai democristiani, i Grünen hanno trovato l’accordo sul candidato senza liti nonostante abbiano puntato sulla figura con la maggiore probabilità di vincere le urne più che convincere le diverse anime del partito. Baerbock gode di ampio supporto fra i tesserati ma figura anche tra i politici più quotati nei talk-show in tv. Del resto, la giovane deputata incarna l’alternativa agli sfidanti di Spd e Cdu-Csu, maschi, di mezza età, con curricula infarciti di incarichi attuali e pregressi. In più, come ama sottolineare, è la prova che «essere madre non pregiudica la carriera, come dimostrano le mie due figlie».
Tutto da riscrivere, dunque, non solo i luoghi comuni. «La Germania ha bisogno di un nuovo inizio» sottolinea Baerbock in diretta dal sito web del partito che secondo il sondaggio «Emnid» di due giorni fa il 22% degli elettori è pronto votare. «L’obiettivo della mia generazione e del nostro tempo è la difesa del clima. Ma proteggere l’ambiente significa coinvolgere i lavoratori dell’industria, i pendolari, fino ai genitori single a basso reddito. Abbiamo bisogno di politiche di inclusione sociale se vogliamo davvero costruire un Paese equo e sostenibile». Nata ad Hannover il 15 dicembre 1980, Annalena Charlotte Alma Baerbock è tra gli esponenti di punta della corrente dei «Realisti» nei Verdi.
EVANGELICA LUTERANA, figlia di un’educatrice sociale e di un ingegnere meccanico, nel 2004 si è laureata in Diritto pubblico all’Università di Amburgo prima degli studi alla London School of Economics and Political Science. Nell’inner-circle confermano che è determinata e concentrata come un’atleta: non a caso da adolescente Baerbock ha vinto tre volte la medaglia di bronzo ai campionati tedeschi di tappeto elastico.
Nel suo passato spicca anche il praticantato da giornalista alla Hannoversche Allgemeine Zeitung e l’incarico di capo-ufficio della deputata Elisabeth Schroedter, base di lancio per la politica nazionale. Nel 2009 diventa responsabile parlamentare dei Verdi per la politica estera mentre inizia il dottorato sui «Disastri naturali e aiuti umanitari» all’Università di Berlino non ancora concluso. La sua posizione sull’immigrazione è nota: Nel 2016 Baerbock si è offerta come garante per l’accoglienza di una famiglia di rifugiati siriani nel Brandeburgo mentre a Postdam, dove vive, presiede l’associazione «Mano nella mano» che si occupa dei profughi.
All’apice della crisi di Moria, da convinta europeista, è stata tra i politici che hanno proposto ufficialmente la missione Ue di salvataggio in mare e l’accoglienza diffusa dei profughi rinchiusi nei lager greci. Con lo scoppio della pandemia, invece, Baerbock si è concentrata soprattutto sulla scuola chiedendo test rapidi, filtri d’aria per le aule, l’utilizzo di biblioteche e musei come spazi didattici per i bambini svantaggiati e un nuovo sussidio pubblico per l’infanzia.
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