Ancora in piazza contro il golpe: l’esercito reprime, cinque uccisi in Sudan
Africa Crescono le manifestazioni contro le forze armate, responsabili del colpo di stato che ha rimosso il governo congiunto con i civili. Proiettili sulla folla: almeno cinque i morti, decine i feriti
Africa Crescono le manifestazioni contro le forze armate, responsabili del colpo di stato che ha rimosso il governo congiunto con i civili. Proiettili sulla folla: almeno cinque i morti, decine i feriti
Nel tardo pomeriggio di ieri era salito a cinque uccisi e decine di feriti il bilancio della dura repressione della nuova protesta anti-golpe in Sudan. Secondo il Comitato dei medici sudanesi, quattro sono stati uccisi da proiettili e uno da un candelotto lacrimogeno, sparati dalle forze militari, tra la capitale Khartoum e la città gemella Omdurman.
Decine di migliaia i manifestanti che, nonostante le strade e i ponti tra le due città fossero stati chiusi, ieri sono scesi in strada per proseguire la lunga protesta cominciata immediatamente dopo il colpo di stato militare che il 25 ottobre scorso ha cancellato il governo misto (civile e militare) nato due anni fa per sostituirlo, la scorsa settimana, con un esecutivo formato esclusivamente da membri delle forze armate.
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