Nella società contemporanea, il razzismo si esprime nella forma della denegazione: «Io non sono razzista, ma…», scriveva nel 1993 Étienne Balibar ne Le frontiere della democrazia (Manifesto libri). La denegazione è l’espressione linguistica del mancato riconoscimento del desiderio e, come tale, costituisce uno strumento per occultare il rimosso. Serve a non vedere ciò che, se ammesso, ci porrebbe di fronte a domande scomode e a interrogativi che ci rifiutiamo di affrontare. Attraverso la forma della denegazione, il razzismo diventa senso comune e: si annida tra le pieghe del dato-per-scontato e assume funzioni di legittimazione politico-culturale. Diventa, per così dire, accettabile agli...