La guerra, «la situazione generale intorno a noi che comporta tante tragiche conseguenze» entra anche in una cerimonia solenne e sorvegliata come la relazione annuale sull’attività della Corte costituzionale. Il presidente della Corte Giuliano Amato chiude la sua relazione con la preoccupazione che la guerra metta a rischio «la tenuta degli ordinamenti costituzionali europei» e cita l’uscita della Russia dal Consiglio d’Europa e di conseguenza dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. Ma terminata la lettura, salutato il presidente della Repubblica Mattarella, i presidenti delle camere Casellati e Fico, la ministra della giustizia Cartabia tutti presenti e distanziati al quinto piano...