A un mese dall’alluvione, i riflettori sulla Romagna si stanno spegnendo ma per tanti inizia ora la vera emergenza. Le 978 frane, i 23 fiumi esondati hanno letteralmente devastato l’orografia del territorio, seppellendo sotto metri di fango case, orti e coltivazioni. Dalle città ai piccoli paesi sperduti nell’Appennino, sono 44 i comuni colpiti. IL MINISTRO della Protezione Civile Nello Musumeci, giovedì al tavolo con gli enti locali, davanti alla conta dei danni, ha gelato tutti: «Il governo non è un bancomat», ha detto, e lo ha ribadito anche ieri, facendo scatenare lo sdegno di sindaci e opposizioni. Il decreto alluvione...