Italia

Al via l’abbattimento del bosco di Gallarate. Attivisti identificati, 5 denunciati

Al via l’abbattimento del bosco di Gallarate. Attivisti identificati, 5 denunciatiLa protesta per il bosco di Gallarate

Ambiente La difesa degli alberi di via Curtatone spazzata via a colpi di motosega

Pubblicato circa un'ora faEdizione del 4 ottobre 2024

Il primo messaggio sulle chat degli attivisti è arrivato alle 5 di mattina: «Il presidio di via Curtatone è sotto sgombero, accorrete». In mezz’ora l’acceso alla strada era già bloccato da polizia e vigili urbani che una dopo l’altra hanno portato via di peso le persone sedute a terra a impedire l’ingresso nel bosco. Alcuni attivisti avevano passato la notte sulle piattaforme di legno costruite sugli alberi, come già avevano fatto altre notti in questi mesi di lotta per difendere un’area verde a Gallarate, in provincia di Varese.

Altri momenti di tensione c’erano stati nelle scorse settimane, ma mai si era arrivati allo sgombero e al taglio delle piante. Gli attivisti hanno resistito fino al primo pomeriggio quando, pianta dopo pianta abbattuta dalle motoseghe, sono dovuti scendere anche loro.

Così si è consumato lo sgombero del bosco di via Curtatone, difeso per mesi da abitanti della zona e attivisti accorsi in questo lembo di provincia lombarda per preservare oltre due ettari di bosco e gli animali che ci vivevano.

Le motoseghe sono entrate in funzione perché la giunta comunale di Gallarate guidata dal sindaco leghista Andrea Cassani si è aggiudicata un maxi finanziamento da Regione Lombardia di 14.5 milioni di euro di fondi europei per un progetto che prevede l’abbattimento del bosco per costruirci sopra un plesso scolastico che sostituirà due scuole primarie e un asilo della zona.

Gli attivisti chiedevano di ristrutturare le scuole esistenti e mantenere l’area a verde. Una lotta iniziata mesi fa e che dal 7 agosto era diventata un presidio permanente animato dal comitato “Salviamo gli alberi di Gallarate”, dai giovani libertari del gruppo Tanuki e da varie realtà associative della zona Malpensa-Gallarate.

«Questa mattina all’alba siamo stati portati via a forza» racconta Cinzia del comitato Salviamo gli alberi di Gallarate. «Cinque persone hanno resistito sugli alberi fino all’ultimo, ma erano in pericolo. La ditta chiamata a tagliare gli alberi segava anche quelli vicini a chi stava sulle piante, rischiavano di essere colpiti». Le ultime a scendere dalle strutture montate sugli alberi sono state due ragazze: «Questo non era un caso isolato ma un pezzo di una politica che cementifica tutte le aree verdi della zona».

Gli attivisti sul posto sono stati identificati e cinque persone sono state denunciate a piede libero. Tra chi si è mobilitato in questi mesi restano rabbia e tristezza. «Purtroppo non siamo riusciti a salvare gli alberi e gli animali. Anche questo territorio viene massacrato da cemento e interessi economici».

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento