Ai domiciliari Gülsen, la cantante turca è accusata di «incitamento all’odio»
«Si è diplomato all’Imam Hatip. Ecco da dove viene il suo lato pervertito». Una battuta, rivolta ad un musicista della sua band durante un concerto, che è costata l’arresto alla pop star turca Gülsen. Il fatto risale in realtà ad aprile, ma solo ultimamente era iniziato a circolare insistentemente un video in rete dell’episodio. L’accusa è di «incitamento all’odio».
A dare fastidio è stata la critica alle scuole religiose Imam Hatip, istituzione che si è ampliata enormemente nell’ultimo ventennio, da quando Erdogan è al potere. Non un caso, visto che il Presidente ha frequentato proprio quell’istituto, così come molti altri membri dell’Akp. Le Imam Hatip costituiscono un sistema educativo parallelo – nel corso dei decenni più volte al centro di controversie e riforme, a seconda del grado di laicità dello Stato turco – gli allievi possono scegliere al termine del ciclo scolastico se intraprendere la carriera religiosa o se iscriversi all’università pubblica.
GÜLSEN, spesso definita come Madonna in versione turca, già sotto attacco per aver sventolato una bandiera arcobaleno ai propri concerti, è stata rilasciata ieri con l’obbligo di non abbandonare la propria abitazione. Dopo l’arresto avvenuto giovedì scorso la cantante si è scusata con chi si è sentito offeso, ma ha ribadito che si è trattato di uno scherzo con un suo collaboratore, e ha aggiunto: «Mi dispiace che le mie parole abbiano fornito materiale a persone maliziose che mirano a polarizzare il nostro Paese».
La redazione consiglia:
Arrestato Omar Souleyman: il cantante siriano è accusato di terrorismoIl tema degli artisti limitati nella loro libertà è tornato tristemente di attualità nell’ultimo periodo, la Mostra del cinema di Venezia ha organizzato due eventi per discuterne con un’attenzione specifica all’ambito cinematografico. Il prossimo 3 settembre si svolgerà un incontro con professionisti provenienti da diverse parti del mondo, il produttore turco Nadir Öperli parlerà del caso Cidgem Mater, produttrice condannata a 18 anni di carcere insieme agli attivisti del movimento antigovernativo di Gezi Park del 2013.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento