Il musicista siriano Omar Souleyman, è stato arrestato in Turchia con l’accusa di terrorismo per presunta appartenenza al Pkk. Il cantante e dj è stato preso in custodia dagli agenti che hanno perquisito la sua casa nella provincia sud-orientale di Anlıurfa, così ha riferito suo figlio Muhammad a un’agenzia di stampa siriana. Un funzionario dell’ufficio del governatore di Anlıurfa ha confermato l’arresto al Guardian. Souleyman, 55 anni, è un arabo siriano della provincia a maggioranza curda di Hasekeh, al confine con la Turchia. Il musicista autodidatta è diventato famoso nella sua terra natale prima come cantante di matrimoni e poi come artista di successo nelle classifiche e nelle sale concerti. Ha registrato più di 50 album in arabo e curdo mescolando la tradizionale dabke (musica popolare mediorientale) con l’elettronica. Souleyman ha lasciato la Siria dopo lo scoppio della guerra civile, dopo di che le sue canzoni d’amore lo hanno trasformato in una star internazionale. Warni Warni (2013) – una sua hit – ha avuto quasi 95 milioni di visualizzazioni su YouTube. Il successo ha spalancato le porte a Omar che ha potuto così collaborare con Björk, Four Tet, Damon Albarn e Diplo e si è esibito alla cerimonia del premio Nobel per la pace 2013 e ai principali festival in tutto il mondo. Il figlio di Souleyman ha negato le accuse di terrorismo, dicendo che suo padre non aveva affiliazioni politiche e che era stato presentato un «rapporto dannoso» contro di lui. Insieme a circa 3,6 milioni di rifugiati siriani in più nell’ultimo decennio, Souleyman e la sua famiglia si sono stabiliti in Turchia. Ha aperto un panificio gratuito nella città di confine di Akçakale al servizio di famiglie turche e siriane bisognose e spesso tiene conferenze sulla vita in Siria prima e dopo la guerra.