Essere preferiti a Greta Thunberg per il Nobel significa godere di una grandissima considerazione internazionale. Abiy Ahmed, però, se la passa decisamente peggio nella sua Etiopia. Due settimane esatte dopo l’annuncio dell’assegnazione del premio, l’attivista Jawar Mohammed ha denunciato un complotto ai suoi danni. Il fondatore dell’Oromia Media Network sostiene che il primo ministro, agendo come un «dittatore», lo vorrebbe morto. Come? Togliendogli il servizio di scorta. La risposta di Ahmed non si è fatta attendere: la polizia ha fatto irruzione nell’abitazione di Mohammed (che tra le altre cose ha cittadinanza Usa) scatenando proteste in tutto il Paese e offuscando...