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Acqua avvelenata in quattro basi usate dalla Nato

Acqua avvelenata in quattro basi usate dalla Nato

Germania Rischio sabotaggio, massima allerta. Torna lo spettro dei servizi segreti russi capaci di colpire ovunque in territorio tedesco

Pubblicato circa 2 mesi faEdizione del 17 agosto 2024

Ci sono i logici sospetti contro i servizi segreti russi, più che giustificati dall’attuale situazione politico-militare che restituisce lo scontro fra i contendenti allargato ben oltre la zona di combattimento. Ma c’è anche il “fumo della guerra” che impedisce di mettere insieme tutti i tasselli del puzzle di questa vicenda: i pezzi sul tavolo certo coincidono ma non sono stati formati tutti in Germania.
In ogni caso il rischio di sabotaggio è reale e l’allarme a Berlino è conclamato. Mentre la paura generale nel Paese è scattata in automatico, non fosse altro perché il nemico che avvelena i pozzi è una paranoia atavica. In questo caso gli impianti dell’acqua potabile di quattro basi militari della Bundeswehr in uso alla Nato, tre nel Nordreno-Vestfalia e una in Baviera, obiettivo della «serie di azioni sospette» al centro delle indagini avviate con la massima urgenza e al più alto livello.

COMINCIA con il «probabile tentativo di sabotaggio» della cisterna della base aerea di Wahn vicino a Colonia, dedotto dal buco nella recinzione corrispondente all’impianto segnalato dalla ronda in pattuglia notturna; prosegue con due «scene di effrazione» nelle basi di Geilenkirchen e Mechernich: anche qui nel mirino sembrano essere finite le centrali idriche nonostante nel secondo caso gli investigatori abbiano fatto rientrare l’allarme (in un primo momento esteso all’intero acquedotto comunale) dopo che «non sono emerse tracce di alterazione dell’acqua né legami con i sospetti sabotaggi nelle altre caserme».

Si conclude infine con l’allarme per la possibile contaminazione delle riserve idriche acceso nella caserma “Christoph Probst” a Garching, pochi chilometri da Monaco: ancora un buco nel recinto di protezione del sito, almeno secondo Business Insider che ha pubblicato lo scoop in esclusiva ripreso da tutta la stampa nazionale.

NELLA CASERMA BAVARESE ha sede anche l’istituto centrale per il servizio medico in cui pure sono scattate subito le analisi per stabilire la sicurezza dell’impianto di acqua potabile. Finora nessuna prova di avvelenamento ma il comando della base ha diradato l’ordine di usare l’acqua solo per i servizi igienici.

Più solidi appaiono gli elementi raccolti nella base Nato di Geilenkirchen: un sospetto è stato arrestato, conferma il portavoce dell’Alleanza atlantica, Donny Demmers: «L’uomo era stato fermato dalle nostre forze di sicurezza martedì sera. Aveva tentato di entrare illegalmente nel terreno della base».

QUI SONO STATI RISCONTRATI «valori anomali dell’acqua», comunica la Bundeswehr, quindi d’ora in poi la caserma che ospita uno dei più importanti aeroporti della Nato ed è direttamente coinvolta nelle operazioni internazionali Usa avrà una propria centrale idrica a prova di scasso.

Al di là dell’esito delle indagini comunque si registra il ritorno dello spettro delle mani russe capaci di colpire ovunque in Germania. Nella stessa settimana in cui la procura tedesca ha emesso il primo mandato di arresto per il sabotaggio del gasdotto Nordstream contro un cittadino ucraino.

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