I ricollocamenti dei migranti, che l’Italia avrebbe voluto obbligatori, restano invece volontari ma in cambio Roma ottiene il via libera alla possibilità di rimandare uomini, donne e bambini nell’ultimo paese di transito non europeo attraversato, purché ritenuto sicuro. È il compromesso raggiunto ieri in extremis al vertice dei ministri dell’Interno riuniti a Lussemburgo e che ha permesso di arrivare, dopo quasi tre anni all’approvazione del Patto su immigrazione e asilo con un voto a maggioranza qualificata che ha visto l’Italia della premier Giorgia Meloni separarsi da alleati storici come Polonia e Ungheria, contrari alle sanzioni previste per chi non ricolloca,...