È il giorno delle rivendicazioni. Dei neofascisti di CasaPound che tornano a Torre Maura per incassare «vittoria», dopo il trasferimento delle famiglie Rom in altri centri di accoglienza. E degli antifascisti che, chiamati a raccolta dall’Anpi, da Libera, dall’Arci e dalla Cgil, arrivano in questo quadrante della periferia est di Roma e sfilano nelle strade della borgata con le bandiere rosse, della Pace e i vessilli di partito, dietro allo striscione «Non mi sta bene che no». Lo slogan che è stato coniato con la frase dell’ormai famoso Simone, il 15enne che ha avuto il coraggio di rompere – nella...