Qualcosa sembra cambiare nella strategia di Stellantis per l’Italia. Dopo mesi di incertezze e di cassa integrazione in tutti gli stabilimenti, ieri a Torino l’ad Carlos Tavares e i suoi uomini hanno annunciato parecchie novità, ben accolte da tutti i sindacati.

La roboante promessa su Mirafiori è che diventerà entro il 2023 «l’hub dell’economia circolare del gruppo» con progetti per la rigenerazione di componenti, il ricondizionamento e lo smantellamento di veicoli che dovrebbe dare 550 nuovi posti di lavoro, con la Fiom chiede giustamente di tutelare i tanti operai in cassa integrazione.

A Mirafiori sorgerà anche un impianto focalizzato sulle trasmissioni destinate ai motori ibridi del gruppo. Produrrà 600mila pezzi all’anno dalla seconda metà del 2024 e integrerà la capacità produttiva di Metz, in Francia.

Tavares ha illustrato i progetti dopo l’incontro con il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo: «Gli annunci di oggi evidenziano sia il nostro impegno verso l’Italia sia la nostra capacità di prendere decisioni responsabili per anticipare l’imminente cambiamento globale del nostro settore, mentre ci adoperiamo per raggiungere i nostri obiettivi del piano industriale Dare Forward 2030», sottolinea Tavares.

«Mirafiori apre una nuova via: il riciclo dell’auto diventa strategico e può consentire di tutelare l’occupazione e di crearne di nuova», commenta Giorgio Airaudo, segretario generale Cgil Piemonte.
Tavares, che ha incontrato anche i delegati della fabbrica, non esclude nuove assunzioni se aumenterà la produzione della Fiat 500 bev, «prima in Europa per vendite nel suo segmento» e rilancia Maserati annunciando la nuova Granturismo che sarà prodotta nello stabilimento torinese.

L’incontro positivo con Tavares è anche figlio della sinergia tra il Comune di Torino e Regione Piemonte. Le istituzioni hanno messo sul tavolo «la volontà di guardare al futuro della mobilità e non solo alla tradizione industriale di Torino». La Regione utilizzerà la normativa sulla gestione della fonte idroelettrica per garantire una fornitura energetica a costi molto competitivi e metterà in campo le risorse del Fondo sociale europeo per la formazione. Il Comune ha dato la disponibilità a procedere con la variazione di destinazione d’uso per le aree di Mirafiori che saranno rilanciate.

Positivo il giudizio dei sindacati. «Un passo importante per avviare il pieno rilancio dello stabilimento», commentano Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom e Edi Lazzi, segretario generale Fiom Torino. «Si tratta di interventi positivi, ma abbiamo ribadito a Stellantis la necessità di convocare quanto prima il tavolo a livello ministeriale», dichiara Ferdinando Uiliano, segretario nazionale Fim Cisl. «La nostra battaglia sindacale per il rilancio di Mirafiori proseguirà, ma gli annunci ci confermano che i sofferti accordi siglati con Stellantis per efficientare i siti stanno dando i loro frutti», osserva la Uilm.