A Milano meeting del movimento delle tende
Tornano le tende in piazza per protestare contro il caro-affitti. Universitari, e non solo, si riuniranno il 16 e 17 settembre in un’assemblea nazionale organizzata a Milano, la città con i prezzi di case e stanze più alti d’Italia. Lo faranno davanti alla sede del Politecnico, dove la studentessa Ilaria Lamera piantò le tende lo scorso maggio dando il via a una serie di mobilitazioni in tutta Italia. «In questi mesi il governo, nazionale e regionale, e il Comune di Milano – spiegano gli organizzatori – non hanno mostrato alcun interesse per i nostri bisogni, ci hanno solo bombardato di annunci roboanti o iniziative di facciata».
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Fuori sede, a settembre stangata sulle stanze in affitto«L’attenzione è massima da parte dei rettori e siamo fiduciosi che avremo più posti letto», assicura Sergio Cavalieri, rettore dell’Università di Bergamo. A Bergamo – dove una stanza singola arriva a costare più di 400 euro al mese – e gli studenti sono circa 22mila, di cui il 45% fuorisede, nel giro di tre anni «l’obiettivo – dice – è passare da 200 a 800 posti» con la costruzione di due nuove residenze.
Contro il caroaffitti «a Pavia un sistema collegiale ben strutturato ha evitato certe derive, ma il problema inizia a farsi sentire» racconta Luca Testoni, borsista di ricerca e referente dell’Unione degli universitari. Per sopperire al problema gli studenti hanno creato un gruppo su Telegram dove cercare case e coinquilini. «Anche a Parma gli affitti aumentano ogni anno. Mancano le case e quelle poche che ci sono hanno prezzi inaccessibili. Chi prende una borsa di studio finisce per usarla per gli affitti» afferma Lorenzo Tanchis, dell’Udu.
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