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38 anni fa Fausto e Iaio

38 anni fa Fausto e Iaio

Storie Una delle spiegazioni sull’assassinio a Milano di due giovani di sinistra a pochi giorni dopo il rapimento Moro punta l’indice sui servizi segreti «deviati» che avrebbero usato un gruppo romano di neofascisti in armi come esecutori per provocare una reazione violenta. A tanti anni di distanza sono certe le incongruenze giudiziarie e le ipotesi sulle identità dei killer

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 17 marzo 2016
Le vicende legate al duplice assassinio di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci (Fausto e Iaio), avvenuto la sera del 18 marzo 1978 in via Mancinelli a Milano, presenta ancor oggi, a trentotto anni dai fatti, più di un dato irrisolto anche dal punto di vista giudiziario. I nomi dei tre presunti killer, ovvero Massimo Carminati, Mario Corsi e Claudio Bracci, furono più volte fatti da diversi esponenti dell’estrema destra romana legati al terrorismo nero, già nel corso degli anni Ottanta in più interrogatori resi ai magistrati. Li accusò apertamente nel 1982 Paolo Bianchi, uno dei massimi esponenti di «Ordine nuovo»,...
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