Il 16 gennaio di trent’anni fa nel castello di Chapultepec a Città del Messico furono firmati gli accordi di pace fra la destra al governo e la guerriglia del Frente Farabundo Martì de Liberación Nacional (Fmln) che misero fine a dodici anni di guerra civile in El Salvador. Ma l’intesa era stata raggiunta la sera del 31 dicembre ’91 a New York a Palazzo di Vetro, quando il peruviano Javier Pérez de Cuéllar mise alle strette il presidente Alfredo Cristiani e la comandancia general del Fmln avvertendoli che la sua mediazione nel negoziato sarebbe scaduta quella mezzanotte stessa insieme al...
Errata Corrige

L’anniversario degli storici accordi di pace “negato” dal presidente twittero e pigliatutto, Najib Bukele, convinto che solo le criptomonete possano risollevare le sorti del Pulgarcito de America, il minuscolo paese dell’istmo centramericano in cui si è consumata la guerra di “contrainsurgencia” più sofisticata condotta dagli Usa dopo il Vietnam. Con 75mila morti, perlopiù civili. Dal Fronte Farabundo Martì alla città dei bitcoin.