Era il 5 febbraio quando la famiglia di Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’Università di Bologna detenuto al Cairo dal 7 febbraio 2020, faceva appello all’Italia perché gli riconoscesse la cittadinanza. L’appello arrivava dopo il lancio di una petizione online e veniva subito accolto da alcuni dei partiti presenti in parlamento, Pd, Leu, +Europa: in una mozione Lia Quartapelle e Filippo Sensi del Partito democratico impegnavano il governo ad appoggiare l’istanza per il conferimento della cittadinanza italiana a Patrick. Quella raccolta firme è andata avanti fino a 160mila adesioni. Che ieri sono state consegnate a Montecitorio dai promotori – 6000 Sardine...