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Yemen, mozioni LeU e Pd per stop alle armi

Golfo Nuovo attacco Houthi a un aeroporto saudita, rappresaglia - dicono i ribelli - per le uccisioni di civili. E ieri alla Camera dei Deputati italiani è iniziata la discussioni sulle mozioni che chiedono di interrompere l'invio di armi a Riyadh

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 25 giugno 2019

Il movimento ribelle yemenita Ansar Allah, braccio politico della minoranza Houthi, è tornato domenica a colpire il territorio saudita. Di nuovo con lancio di missili da un drone contro l’aeroporto di Abha, già colpito una settimana fa (26 feriti): il bilancio, secondo Riyadh, è di un morto (un siriano) e 21 feriti. Confermano gli Houthi: nel mirino c’erano gli aeroporti sauditi meridionali di Abha e Jizan.

Da qualche settimana, archiviata la tregua nella città di Hodeidah con il ritiro unilaterale degli Houthi in ottemperanza dell’accordo siglato con l’Onu, i ribelli hanno incrementato gli attacchi verso il territorio saudita come rappresaglia, dicono, per i bombardamenti che continuano a uccidere civili yemeniti.

Proprio ieri, in merito, la Camera dei Deputati italiana ha avviato il dibattito su due mozioni di LeU e Pd che chiedono al governo di interrompere sia l’invio che il transito dal territorio italiano di armi destinate alla coalizione a guida saudita. Le mozioni, che saranno votate giovedì, hanno avuto l’appoggio di Fratelli d’Italia. Mozioni analoghe sono state presentate anche dal governo Lega-5S.

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