Internazionale

Washington: «Huawei è sotto indagine»

Guerra commerciale Usa-Cina L’incontro in Corea del Sud, la mira della Washington trumpista sull’Iran e la questione dei dazi contro la Cina – in uno scontro commerciale che ogni giorno sembra potersi risolvere […]

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 26 aprile 2018

L’incontro in Corea del Sud, la mira della Washington trumpista sull’Iran e la questione dei dazi contro la Cina – in uno scontro commerciale che ogni giorno sembra potersi risolvere e che invece riparte con slancio – non potevano mancare i cosiddetti «effetti collaterali», ovvero decisioni che potrebbero anche non avere un futuro ma che permettono di tenere l’intero panorama geopolitico e geoeconomico in tensione.

IL DIPARTIMENTO di giustizia Usa ha resop noto di svolgere una indagine per accertare se il colosso delle telecomunicazioni cinesi Huawei Technologies abbia violato o meno le sanzioni americane contro l’Iran. A riportare la notizia è stato il Wall Street Journal, citando proprie fonti. Non è chiaro, ha precisato il giornale, quanto sia avanzata l’indagine e su quali accuse specifiche stiamo lavorando gli investigatori. L’inchiesta segue i provvedimenti amministrativi legati su questioni legate alle sanzioni da parte dei dipartimenti commercio e tesoro.

SECONDO L’AMMINISTRAZIONE Trump, la Huawei – ormai un brand noto anche in Europa e in Italia grazie alle tante sponsorizzazione e al prezzo economico dei propri smartphone per quanto riguarda il mercato consumer (ma Huawei è ovviamente molto di più) è una minaccia alla leadership americana nello sviluppo delle comunicazioni mobile. L’azienda cinese è il più grande produttore al mondo di attrezzature per le Tlc e di ripetitori.

HUAWEI è anche il terzo produttore al mondo di smartphone dietro all’americana Apple e alla sudcoreana Samsung. Se gli inquirenti americani concluderanno che Huawei ha volontariamente violato sanzioni Usa, Huawei rischia non solo pene amministrative da parte dei dipartimenti americani del Commercio e del Tesoro ma anche pene di tipo penale; tra di esse potrebbero rientrare quindi l’obbligo di nominare un supervisore all’interno dell’azienda o il lancio di accuse formali contro individui coinvolti potenzialmente in attività illecite.
Come ricorda il Wsj, «l’anno scorso, la rivale cinese di Huawei, Zte Corp., ha accettato di pagare 892 milioni di dollari in sanzioni imposte dai dipartimenti di Giustizia, Commercio e Tesoreria in relazione alle violazioni delle sanzioni. La società si è dichiarata colpevole e ha ammesso di aver violato una legge che controlla l’esportazione di beni in Iran».

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