«Votate Lettieri». Firmato Balzamo, Pd
Napoli Nel giorno del black out, spunta una lettera dell’ex presidente della municipalità di Bagnoli su carta intestata del partito. I segretari campani: iniziativa inammissibile. Ma per l’imprenditore di centrodestra ha un debole anche De Luca
Napoli Nel giorno del black out, spunta una lettera dell’ex presidente della municipalità di Bagnoli su carta intestata del partito. I segretari campani: iniziativa inammissibile. Ma per l’imprenditore di centrodestra ha un debole anche De Luca
Oggi gli elettori di Napoli decideranno il prossimo sindaco della città. L’uscente Luigi de Magistris parte in testa con il 42,8%, il candidato di centrodestra Gianni Lettieri si è fermato al 24%. Entrambi hanno passato le due settimane a disposizione, dopo il primo turno, a cercare di convincere chi aveva votato la dem Valeria Valente (21,13%) e il 5S Matteo Brambilla (9,6%). De Magistris ha preferito parlare all’elettorato, visto la mancanza di disponibilità delle rispettive dirigenze. Lettieri invece si è rivolto al Movimento e al Pd. Se i grillini sembrano inamovibili (ma la base potrebbe preferire il sindaco arancione), il Partito democratico si è spaccato anche sul ballottaggio, andando in ordine sparso.
Il vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini aveva dettato la linea all’indomani del primo turno: nessuna indicazione di voto. Area Riformista, che fa capo a Napoli al consigliere regionale Gianluca Daniele, si è invece schierata con il sindaco arancione: «La nostra base ha già scelto. Il problema è nel gruppo dirigente Pd» ha affermato Daniele. Non tutta Area Riformista è pro de Magistris: l’ex leader dei Gd, Marco Sarracino, non si pronuncia; per l’astensione i fedelissimi di Antonio Bassolino.
Hanno invece stilato un «appello a Renzi e al Pd napoletano: al ballottaggio votiamo Lettieri», tra gli altri, Umberto Minopoli, Mario Bianchi Addrizza e Bartolo Costanzo dei dem Liberal. Ieri invece circolava la lettera inviata da Peppe Balzamo su carta intestata Pd ai suoi elettori: «In questi cinque anni Luigi de Magistris ha bloccato lo sviluppo di Bagnoli e Fuorigrotta rinunciando a ogni trattativa con il governo. Oggi il nostro quartiere riversa in uno stato d’abbandono intollerabile. Per questo motivo ti invito a preferire Gianni Lettieri». In serata è arrivata la scomunica dei segretari regionali e provinciale: «Inammissibile che il simbolo del partito venga utilizzato sulla base di un’iniziativa individuale di un singolo iscritto. A maggior ragione se tale iniziativa si sviluppa in una giornata di silenzio elettorale. Tale episodio sarà sottoposto alla valutazione degli organismi di garanzia».
Balzamo è stato presidente della municipalità Furigrotta-Bagnoli con Iervolino sindaco, singolare che si tiri fuori dal disastro cominciato con le amministrazioni Pd. Un disastro che gli abitanti ricordano perché hanno appena eletto presidente della municipalità l’arancione Diego Civitillo. Balzamo firmò per la candidatura di Bassolino alle primarie ma poi decise di appoggiare Valente, imposta da Renzi e Matteo Orfini.
Il governatore Vincenzo De Luca è pro Lettieri ma non lo dice. Venerdì ha attacco de Magistris dagli studi di Lira Tv: «Un momento di svolta per me è stata la manifestazione in un cinema nel corso della quale, da parte del sindaco uscente, sono state usate espressioni volgari (contro Renzi ndr) che hanno offeso prima di tutto la dignità di una città come Napoli. Non ho condiviso che per un po’ di voti ha esasperato i toni pensando che, passata la campagna elettorale, tutto diventi tranquillo, perché le tossine iniettate in un corpo poi rimangono». Sui fondi che il comune stanzia per il San Carlo (800mila euro) ha poi commentato: «Quanto si può impegnare per una sagra di paese» omettendo di ricordare che, essendo l’amministrazione in pre-dissesto per riparare ai debiti della precedente gestione, non c’è niente da investire.
De Luca con l’imprenditore di centrodestra condivide invece molte cose: la passione per Renzi; un processo da cui entrambi sono stati assolti nel 2013; l’entusiasmo per due affari milionari a Salerno. Il premier volò in elicottero in visita all’Atitech di Lettieri nel 2014, l’anno dopo Finmeccanica gli cedette i capannoni Alenia di Capodichino. Il processo invece riguardava la delocalizzazione delle Manifatture Cotoniere Meridionali di Salerno, di proprietà di Lettieri, per realizzare un centro commerciale e un complesso immobiliare. Il pm nel 2005 chiese l’arresto di De Luca perché l’area sarebbe stata supervalutata dall’amministrazione (allora retta dal sindaco Mario De Biase) «grazie a notizie non veritiere diffuse dall’allora parlamentare dei Ds Enzo De Luca». Lettieri e De Luca ad aprile hanno inaugurato l’area dei lavori del centro commerciale salernitano La Fabbrica, nuovo affare del patron di Atitech da 18mila metri quadrati. A maggio hanno tenuto a battesimo il tratto stradale di via dei Greci (Fratte-Salerno), ampliato per consentire i lavori di realizzazione del centro commerciale Le Cotoniere, ancora di proprietà di Lettieri.
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