Riqualificare da «eccesso colposo di legittima difesa» a «eccesso doloso» il capo di imputazione di Massimo Adriatici, l’ex assessore alla Sicurezza del Comune di Voghera a processo per la morte di Youns El Boussettaoui, il 39enne marocchino morto il 20 luglio 2021, dopo essere stato colpito da un proiettile in piazza. Lo hanno chiesto i legali della moglie e dei figli di El Boussettaoui, costituiti parte civile nel processo. Si tratta – hanno spegato – di una «riqualificazione importante», che sostanzialmente equiparerebbe l’eventuale pena a quella prevista per l’omicidio, passando da 10 a 24 anni di reclusione. Gli avvocati hanno chiesto anche «l’aggiunta di un capo di imputazione secondo noi scorrettamente omesso», ovvero quello di «detenzione di munizioni non idonee, perché Adriatici deteneva dei proiettili espansivi per la caccia e per il tiro, non consentiti per la difesa personale» e si dicono «assolutamente» fiduciose sull’esito del processo: «Letto e visto tutto, la legittima difesa pura non ci sta».