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Via le ultime restrizioni, in Germania la pandemia è ufficialmente finita

Via le ultime restrizioni, in Germania la pandemia è ufficialmente finita – Ap

Covid Per Christian Drosten, il più autorevole virologo tedesco, «Stiamo vivendo la prima ondata endemica». Sui mezzi pubblici rimane l’obbligo di mascherina, ma a discrezione dei singoli Land

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 28 dicembre 2022

«Questo inverno stiamo vivendo la prima ondata endemica di Covid. Sono convinto che la pandemia sia finita». Christian Drosten, il più autorevole virologo tedesco, mette scientificamente la parola fine all’emergenza sanitaria iniziata due anni fa. Secondo l’esperto dell’ospedale berlinese della Charité «sebbene piccole ondate saranno ancora possibili, il livello di immunità nella popolazione è così ampio e resistente che il virus ha poche possibilità di sopravvivere alla prossima estate».

La conferma arriva anche da Christian Karagiannidis, influente membro del consiglio degli scienziati nominato dalla cancelliera federale, secondo cui «la pandemia farà il suo corso finendo molto probabilmente al termine dell’inverno, mentre il numero dei ricoverati in terapia intensiva continua a diminuire drasticamente».

La conseguenza politica è il ritorno alla «normale gestione sanitaria» già annunciato dal ministro della Giustizia, Marco Buschmann (Fdp), con la richiesta di revoca immediata delle restrizioni ancora in vigore. «Se ci troviamo in una situazione endemica, allora dobbiamo far decadere le ultime misure di protezione dal virus» è il corollario del governo Scholz al teorema di Drosten, ricordato non a caso dal ministro come «uno degli scienziati più prudenti durante la pandemia».

Le restrizioni anti-contagio in Germania erano state progressivamente allentate da novembre 2021, quando il governo federale decise di non prolungare lo stato di emergenza sanitaria voluto dall’ex cancelliera Merkel. Rimane quindi in vigore soltanto l’obbligo di mascherina a bordo dei mezzi pubblici (ma a discrezione dei singoli Land), negli ospedali, negli ambulatori medici e nelle case di riposo dove restano necessari sia tamponi che le limitazioni alle visite.

A sentire Drosten il merito della fine della pandemia si deve essenzialmente al «successo delle campagne di vaccinazione dell’Europa»; l’opposto del modello cinese «in cui invece le infezioni si stanno diffondendo sempre più rapidamente».

Il virologo della Charité stima: «Se in Germania non avessimo fatto nulla, avremmo avuto più di un milione di morti nelle ondate fino alla variante Delta».

Finita l’emergenza, rimane tuttavia da sciogliere il nodo delle mascherine: dopo il mancato accordo fra i governi regionali, ogni Land legifera in perfetta autonomia.

In Baviera e Sassonia-Anhalt l’obbligo di coprire la bocca sui mezzi pubblici non vale più da inizio mese; e le accese proteste del ministro della Sanità federale, Karl Lauterbach (Spd) sono state spente da Christian Lindner, ministro delle Finanze (Fdp) ultra-favorevole all’abolizione.

«L’infezione ormai è stabile da molto tempo» sintetizza il governatore bavarese Makus Söder (Csu), coprendo la decisione del suo ministro della Sanità, Klaus Holetschek, non più concentrato sull’allarme-Covid.

«Il Coronavirus non rappresenta più la maggioranza delle malattie virali. L’influenza e il virus respiratorio sinciziale interessano una percentuale molto più elevata di ricoverati in ospedale. L’obbligo di mascherina, dunque, non risulta più proporzionato».

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