Alle dodici in punto il reggimento presidenziale scorta Vladimir Putin al palazzo del Cremlino. La pioggia è battente, là fuori i volti sono scuri. Alla tv passano le immagini degli uomini a cavallo, dei cannoni preparati di fronte alle mura, dei corridoi che conducono alla Sala di Sant’Andrea. Qualche minuto e Putin poggia la mano destra sulla Costituzione per giurare ancora fedeltà alla nazione. È il quinto mandato in venticinque anni. QUANDO HA assunto la guida della Russia, nel 2000, il paese affrontava una sanguinosa guerra interna, in Cecenia. Oggi ha decine di decine e decine di migliaia di soldati...