Stella Scala e Simeone Crispino lavorano insieme come Vedovamazzei dal 1991. Utilizzando una vasta gamma di media tra cui scultura, pittura, installazione e fotografia, le opere umoristiche ed intense esplorano i modi in cui desiderio e affetto possono accoppiarsi e disgiungere immagini, oggetti e testi.  Le loro opere danno spesso adito a fraintendimenti letterali, tra cui la traduzione di un film in una scultura, la creazione di una narrativa intorno ad un oggetto fallato, o il ritratto di un capriccio romantico e impossibile.

Pensi che l’arte possa avere un valore sociale?

 

 

Come lavori? Qual è la tua quotidianità?

Scegli un luogo. Come lo trasformeresti?

2008, Illiterate Signature 1/3 + 2 PA Red neon light 542×445 cm

Vedovamazzei ha recentemente presentato mostre personali:

Early Works. From Giotto to Hirst. Magazzino d’arte moderna, Roma, Italia,(2021), Public Work. vedovamazzei present “After Love”. 2003/2020 Maxxi-Piazza Alighiero Boetti, Roma, Italia, (2020), “Visto da qui-Vedovamazzei. Broken Icons”. Umberto Di Marino Contemporary Art, Napoli, Italia, (2019), “Unexpected Landscapes”, Galleria Defoscherari, Bologna, Italia, (2018), “Public Work. La città che sale. Vedovamazzei presenta Boccioni “, Cittadella degli Archivi di Milano, Milano, (2018),” UN united nothing “Certosa di S. Giacomo, Capri, (2015) Art Basel Miami, USA, (2015)” La fine di un’opera mai realizzata “. Tre giorni di esibizione al Maxxi Museum di Roma, Italia (2014),” Myopia Anthology “, Magazzino, Roma, Italia, (2014)” No Necestitas Suerte “. Istituto Italiano di cultura Madrid, (2012) ), 2 Biennal Dublin Contemporary, Dublino, Irlanda, (2011),  “One too many 15years later” A Palazzo. Brescia, Italia, (2011), “vedovamazzei”, Le Temple, Parigi, Francia, (2011) Magazzino d’Arte Moderna, Roma, Italia, (2010), Public Art Projects Art 38 Basel, Svizzera, (2007), Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina Napoli, Italia, (2006), Percy-Miller Gallery Londra, Regno Unito, (2005), Praz-Delavallade Parigi, Francia, (2005), “3 Räume 3 Flüsse” Hann Münden, Germania, (2000). 

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