Vaccinazioni, riparte la macchina

Il 13 luglio sono stati registrati 110 mila nuovi casi positivi al coronavirus e 106 decessi per Covid-19. La curva dei positivi tende a stabilizzarsi (nell’ultima settimana la crescita è “solo” del 16%) mentre, con il consueto ritardo, si impenna quella dei decessi, ancora sopra quota cento (+51% in sette giorni).

L’impatto del Covid sui posti letto ospedalieri è ancora limitato: sono 388, tredici in più di martedì, i pazienti positivi in terapia intensiva.

Intanto si mette in moto la macchina delle vaccinazioni, che da ieri deve prepararsi ad accogliere fino a dodici milioni di ultra-sessantenni per la quarta dose. Il maggiore generale Tommaso Petroni, che ha preso il posto del generale Figliuolo nella gestione dei vaccini, ha diramato una circolare alle Regioni sulla logistica della nuova fase.

Il piano prevede hub vaccinali «a livello provinciale (…) integrati da altri punti vaccinali presso strutture sanitarie stanziali tipo presidi ospedalieri, case della salute, medici di medicina generale e farmacie». Saranno i medici di famiglia a guidare le scelte di chi si è già contagiato.

«Il target nazionale di somministrazioni giornaliere – scrive ancora il generale – dovrebbe attestarsi almeno alle 100.000 dosi/giorno», assai meno del mezzo milione toccato sotto Figliuolo. A questo ritmo, la vaccinazione di tutta la platea richiederà quattro mesi, andando a sovrapporsi con il probabile arrivo dei vaccini aggiornati alle varianti Omicron 1 e 2.